giovedì 24 giugno 2010

PROPOSTA AL MINISTRO

Ai tagli effettuati nel campo dell'istruzione pare che non vi sia rimedio. La scuola opera ormai in assenza di compresenze che sono di fondamentale importanza per potenziare o sanere quelle situazioni in cui il singolo docente - anche a fronte dell'aumento di alunni per classe - non riesce ad agire. Una soluzione potrebbe essere quella di coinvolgere gli studenti universitari la cui laurea è abilitante anche all'insegnamento. A partire dal secondo o terzo anno costoro potrebbero essere impegnati in uno stage annuale presso una scuola, collaborando con il docente della materia per la quale loro stessi si stanno preparando. Collaborazione nel gestire piccoli gruppi di studenti, rinforzo o potenziamento, ricerche particolari, tutor per le eccellenze. Quale vantaggio per gli universitari? Le soluzioni potrebbero essere tante: sconto sulle tasse universitarie? Superamento di un esame abilitante? (due anni di stage presso una scuola sono il miglior corso abilitante, altro che SIS); chi dovrebbe certificarli? I docenti con cui hanno collaborato, il preside della scuola presso la quale hanno svolto lo stage, i loro stessi docenti se all'interno del curricolo universitario venisse inserito un esame di didattica della materia per la quale si stanno laureando. Di giovani dentro alla scuola ce n'è un gran bisogno. La classe docente sta invecchiando, non riesce più a stare al passo con le grandi innovazioni tecnologico/didattiche. Finalmente la scuola sarebbe un terreno dove tre generazioni (adulti, giovani, adolescenti) si incontrano e progettano il futuro insieme.

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